
Un tempo c’era l’autoscatto, da un bel po’ di anni a questa parte, invece, c’è il “selfie”. E da qualche tempo si parla di “Selfitis”, ovvero di ossessione per il selfie. Parliamo della classica foto scattata a braccio teso, o davanti ad uno specchio, con uno smartphone, un tablet (più raramente con una macchina fotografica) e poi condiviso sui social. Ed è forse proprio quest’ultimo punto ciò che caratterizza maggiormente il selfie e lo distingue dal “vecchio” autoscatto.
Fare selfie, inoltre, è molto più di una semplice fotografia. Può includere la modifica del colore e del contrasto, il cambio degli sfondi e l’aggiunta di altri effetti prima del caricamento. Queste opzioni aggiunte hanno ulteriormente favorito il comportamento di selfie-taking, in particolare tra adolescenti e giovani adulti. Read more