

Ciò non significa che sfruttiamo solo il 5% del nostro cervello! Ma che il 95% delle funzioni vitali e delle scelte quotidiane si svolge a livelli da noi poco percepiti: quelli del subconscio e dell’inconscio.
La mente inconscia è quella che è realmente al timone della nostra vita e di tutti i processi vitali e fisiologici che si svolgono in ogni istante. Si stima che il nostro corpo processi una cosa come 65000 operazioni in parallelo in continuazione. Omeostasi della temperatura, dei diversi parametri del sangue, processi digestivi (da quelli macro come la digestione nello stomaco, a quelli micromolecolari, come i processi enzimatici cellulari), ritmo cardiaco, respirazione…
Tutte queste attività vengono svolte in un perfetto accordo, in un perfetto sincronismo dettato da movimenti vitali di tipo “pulsante”: apertura/chiusura, rilascio di scariche/latenza, ampliamento/restrizione e così via. Ciò che è vitale, in altre parole, pulsa. E va a ritmo!
Il cervello organizza le varie attività grazie al ritmo delle onde cerebrali che cambiano a seconda dello stato di coscienza, del momento, del compito.
Basta questo per far intuire le effettive potenzialità della nostra mente e del nostro corpo e di come, in questo senso, queste siano davvero poco sfruttate e sotto stimate.
Ma possono essere potenziate…
Fonte immagine: Pixabay, JohnHain
LEGAMI… Come leggete, voi, questa parola?
E’ importante dove si sceglie di mettere l’accento…
I “Legàmi” sono relazioni affettive (romantiche ma anche amicali) in cui ciascuno dei due partner dovrebbe sentirsi libero di scegliere ed essere scelto, giorno per giorno: un desiderio condiviso e comune, per poi ritrovare ciascuno la propria strada quando il desiderio non appartiene più a entrambi.
“Lègami!” è invece il grido del dipendente affettivo, di chi desidera che il legame d’amore divenga un legame inscindibile, esclusivo e totalizzante. Un legame paralizzante che invischia entrambi i partner in un rapporto malato, pericoloso.
E allora “legàmi” o “légami!”? Dove va, secondo voi l’accento, nella vostra relazione? Read more