Annalisa Ilari Psicologa

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legami

LEGAMI…

annalis@ Senza categoria 27 Luglio 2020amicizia, amore, bioenergetica, conoscersi, consapevolezza, crescita personale, dipendenza, dipendenza affettiva, Firenze, legami, legare, legarsi, legati, prato, psicologa, psicologo, psicoterapeuta, psicoterapia, relazioni, relazioni pericolose, stalker, stalking

LEGAMI… Come leggete, voi, questa parola?

E’ importante dove si sceglie di mettere l’accento…

dipendenza affettiva

I “Legàmi” sono relazioni affettive (romantiche ma anche amicali) in cui ciascuno dei due partner dovrebbe sentirsi libero di scegliere ed essere scelto, giorno per giorno: un desiderio condiviso e comune, per poi ritrovare ciascuno la propria strada quando il desiderio non appartiene più a entrambi.

“Lègami!” è invece il grido del dipendente affettivo, di chi desidera che il legame d’amore divenga un legame inscindibile, esclusivo e totalizzante. Un legame paralizzante che invischia entrambi i partner in un rapporto malato, pericoloso.

E allora “legàmi” o “légami!”? Dove va, secondo voi l’accento, nella vostra relazione? Read more

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ANGOSCIA E MANCANZA DI EMPATIA: LA NECESSITA’ DI DETERMINARE L’OGGETTO

annalis@ Pillole di Psy, Senza categoria 30 Marzo 202030 Marzo 2020aggressività, angoscia, coronavirus, covid-19, divisi, egoismo, emozioni, empatia, Firenze, legami, paura, psicologo, psicologo online, psicoterapia, rabbia, relazioni, scnadicci, soli

ANGOSCIA E MANCANZA DI EMPATIA: LA NECESSITA’ DI DETERMINARE L’OGGETTO. Spunti di riflessione.

Premessa

Da una rapida ricognizione sui social è evidente come le vittime del coronavirus non ricevano quell’attenzione e quella compassione che, comprensibilmente, viene rivolta di solito ai defunti (o agli ammalati). Basti pensare ai recenti e dolorosi episodi legati al terrorismo e ai quali seguiva una reazione tale da far sfociare l’empatia addirittura nell’identificazione con la vittima, “je suis…”, per intuirne l’enorme differenza. Cerchiamo di riflettere insieme su questa peculiarità.

L’angoscia e la mancanza dell’oggetto

Il contagio da coronavirus costituisce una minaccia molto difficile da fronteggiare per la comunità civile e scientifica ma anche, anzi, in particolare, per l’individuo, per le tante persone che si trovano in isolamento, talvolta da sole. Tale minaccia, infatti, non costituisce un “oggetto” ben definibile. E’ invisibile, non si sa chi può averlo, chiunque può contaminarci. Si tratta di un rischio reale ma senza una rappresentazione oggettuale che ci consenta di reagire e di difenderci in modo efficace o, almeno, di provare a farlo.

angosciaSe la minaccia è costituita da un “oggetto” ben identificabile proviamo paura, è vero, ma la paura è un’emozione fondamentale per la sopravvivenza che ci permette di fuggire – davanti al leone – di attaccare – spengere il fuoco di un incendio – o di congelarci e immobilizzarci – nascosti agli occhi del predatore. Read more

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