Annalisa Ilari Psicologa

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insonnia

SOSTEGNO, ACCOGLIENZA, VICINANZA

annalis@ Bioenergetica, Mindfulness e dintorni, Disturbi dell'Alimentazione, Pillole di Psy, Stress, Ansia e Depressione 17 Luglio 202017 Luglio 2020accoglienza, aiuto, amicizia, ansia, consigli, coronavirus, covid, depressione, famiglia, insonnia, panico, paura, professionisti, psicologa, psicologo, psicoterapeuta, psicoterapia, quarantena, sostegno, stress, vicinanza

SOSTEGNO, ACCOGLIENZA, VICINANZA

Sono queste le parole chiave, da tenere a mente, quando si desidera aiutare una persona cara.

A volte mi viene chiesto cosa si può fare per aiutare un familiare o un amico in difficoltà, che non si rende ancora conto di aver bisogno di un aiuto professionale.

Ciò che rispondo è che non si può convincere a chiedere aiuto chi ancora non lo sente da sé. E non si può nemmeno sostituirsi ad un professionista della salute.

Ciò che si può fare, invece, è stare vicini, far sentire la persona accolta, non giudicata, e offrire il proprio sostegno, se richiesto, in quello che si può e si sa fare, senza sacrificare il proprio benessere.  Read more

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INSONNIA: cosa fare

annalis@ Pillole di Psy, Stress, Ansia e Depressione 15 Maggio 202015 Maggio 2020ansia, coronavirus, covid, depressione, disturbi del sonno, energia nervosa, farmaci, Firenze, insonnia, meditazione, notte, notti bianche, pensieri ossessivi, pranayama, professionista, psicologa, psicologo, psicoterapeuta, psicoterapia, quarantena, rilassamento, ritmo veglia sonno, scandicci, scarica, sistema neurovegetativo, sonno, tensione, training autogeno, yoga

INSONNIA (2/2): cosa fare

insonnia
Fonte: giphy.com

Nell’articolo precedente sull’insonnia (che trovate QUI) abbiamo cercato di definire i diversi tipi di insonnia e accennato alla complessità dei fattori che possono concorrere nell’insorgenza di questo diffuso disturbo.
Per questo motivo è necessario che, con l’aiuto del vostro medico, escludiate prima di tutto le cause fisiche. Un’indagine clinica completa può comprendere la registrazione del sonno con strumenti come il polisonnigrafo, grazie al quale è possibile capire quale sia l’esatta natura dell’insonnia ed escludere problemi di salute come, ad esempio, le apnee notturne.
Con la polisonnografia si può inoltre “mappare” il sonno e comprendere quale sia la causa della carenza di sonno percepita: frequenti risvegli? O una lunga latenza nella fase dell’addormentamento? Sonno troppo “leggero”? Cioè quel sonno che rimane sempre nelle prime fasi senza riuscire ad approfondirsi, e così via.

Una volta escluse le cause fisiche e mappato il sonno, è indispensabile proseguire indagando l’origine psicogena dell’insonnia, comprenderne cioè la causa primaria, per poi poter intervenire efficacemente.

In linea di massima, comunque, vi sono alcuni accorgimenti che aiutano a combattere l’insonnia di ogni tipo ed è di questi che parleremo, senza pretesa di esaustività: tali accorgimenti, pur non essendo risolutivi (per i motivi sopra illustrati) rappresentano comunque una buona base da cui partire per la risoluzione del problema.

Natura del sonno e soggettività

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INSONNIA: inquadramento

annalis@ Pillole di Psy, Stress, Ansia e Depressione 8 Maggio 202015 Maggio 2020addormentamento, andràtuttobene, ansia, benessere, coronavirus, covid-19, difficoltà di addormentamento, disturbi del sonno, dormire, fase 2, fase2, Firenze, inquietudine, insonnia, insonnia acuta, insonnia cronica, insonnia di mantenimento, insonnia iniziale, insonnia transiente, inzonnia terminale, iorestoacasa, isolamento, malessere, paura, psicologa, psicologia, psicologo, psicoterapia, quarantena, riposare bene, scandicci, sonno, sonnolenza, toscana

INSONNIA (1/2): inquadramento

L’insonnia è il disturbo del sonno più diffuso. Un disturbo che negli ultimi tempi, con l’isolamento e i tanti cambiamenti avvenuti sia a livello sociale che individuale, sta crescendo in modo esponenziale.
L’insonnia, a lungo andare, può essere causa di problemi psico-fisici anche seri, per questo va conosciuta e curata. La classica “notte in bianco” può capitare a chiunque, ma quando non si tratta di un evento isolato è indispensabile inquadrare il problema dal punto di vista clinico e porvi rimedio quanto prima.
Iniziamo allora a distinguerne alcune forme, solo una definizione per iniziare a conoscerla, mentre entreremo nel dettaglio nei prossimi articoli.

Insonnia oggettiva e soggettiva.

L’insonnia oggettiva è quella che, nel caso in cui il sonno venga monitorato con appositi strumenti, risulta oggettivamente rilevabile dalle misurazioni;
L’insonnia soggettiva, invece, è la sensazione di non dormire mai abbastanza ma, di fatto, se “misurata” non viene rilevata.

Insonnia iniziale, di mantenimento, terminale o mista.

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