Annalisa Ilari Psicologa

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depression post-partum

Depressione post-partum: un vademecum per le mamme e non solo

annalis@ Senza categoria, Stress, Ansia e Depressione 30 Aprile 201930 Aprile 2019118, baby blues, bambino, concepimento, depression post-partum, depressione, disturbi dell'umore, emozioni, Firenze, gravidanza, legame di attaccamento, mamma, maternità, medico, neonato, ormoni, parto, paternità, perinatale, post-partum, psichiatra, psicologa, psicologo, psicoterapia, scandicci

Introduzione

La nascita di un bambino può scatenare una miriade di potenti emozioni in una mamma, dall’eccitazione e la gioia alla paura e l’ansia, passando per tutte le gradazioni possibili, spesso estremamente confuse e mescolate tra di loro. Già contattare questo può essere destabilizzante, anche se con il tempo tende a risolversi e le emozioni a ricollocarsi. Ma, in alcuni casi, può invece portare a qualcosa che non ti saresti mai aspettata, proprio in questo momento della vita, così bello e travolgente: la Depressione post-partum.
Se è vero che la maggior parte delle nuove mamme sperimenta il cosiddetto Baby blues post-partum – che comunemente include sbalzi d’umore, pianti, ansia e difficoltà a dormire – è vero anche che questa particolare condizione di generale malessere, che definirei fisiologica e che inizia in genere entro i primi due o tre giorni dopo il parto, tende ad esaurirsi da sé nel giro di poche settimane, in genere non più di due, tre al massimo.

Depressione_post-partum

D’altro canto, invece, alcune mamme sperimentano una forma più grave e duratura di umore depresso (con segni e sintomi specifici, di cui parleremo più avanti) nota come Depressione post-partum. Molto raramente, e solo se è presente una condizione pregressa di fragilità o traumi importanti, può presentarsi un disturbo ancora più estremo, e che rientra nell’ambito delle psicosi, ma si parla di casi eccezionali che, generalmente, arrivano immediatamente all’attenzione dei clinici, proprio per le loro manifestazioni eclatanti. Read more

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Dott.ssa Annalisa Ilari
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