CHIEDITI COME STAI
ma chieditelo davvero.
E se la risposta non ti piace,
accogliti, ascoltati e rispettati.
E poi fai di tutto per cambiare,
perché non basta sopravvivere:
il diritto di ciascuno è Vivere.
CHIEDITI COME STAI
ma chieditelo davvero.
E se la risposta non ti piace,
accogliti, ascoltati e rispettati.
E poi fai di tutto per cambiare,
perché non basta sopravvivere:
il diritto di ciascuno è Vivere.
Un tempo c’era l’autoscatto, da un bel po’ di anni a questa parte, invece, c’è il “selfie”. E da qualche tempo si parla di “Selfitis”, ovvero di ossessione per il selfie. Parliamo della classica foto scattata a braccio teso, o davanti ad uno specchio, con uno smartphone, un tablet (più raramente con una macchina fotografica) e poi condiviso sui social. Ed è forse proprio quest’ultimo punto ciò che caratterizza maggiormente il selfie e lo distingue dal “vecchio” autoscatto.
Fare selfie, inoltre, è molto più di una semplice fotografia. Può includere la modifica del colore e del contrasto, il cambio degli sfondi e l’aggiunta di altri effetti prima del caricamento. Queste opzioni aggiunte hanno ulteriormente favorito il comportamento di selfie-taking, in particolare tra adolescenti e giovani adulti. Read more
Gli obiettivi rappresentano le mète che ciascuno di noi si prefissa nel corso della vita: dalle più semplici, quotidiane, come cercare di arrivare al lavoro puntuali, alle più difficili e impegnative, come laurearsi, smettere di fumare, dimagrire, ottenere una certa posizione lavorativa, avere figli, avere successo in campo artistico e così via.
Succede però che alcuni di questi obiettivi, nonostante tutti gli sforzi profusi, restino inesorabilmente irraggiungibili. In questo caso si tende a reagire in due modi: o si rinuncia, cadendo in uno stato di scoramento che può aprire le porte alla depressione, o si ritenta più e più volte, senza peraltro riuscire a raggiungere l’obiettivo. Una sensazione di fallimento pesante, disorientante, che ci lascia senza punti di riferimento, proprio come i personaggi di un quadro di Escher.
Forse ci siamo posti un obiettivo sbagliato…
Ma come possiamo sapere se è l’obiettivo “giusto”? E perché è così difficile raggiungerlo anche quando pensiamo di desiderarlo ardentemente?
Dal punto di vista razionale ci sono alcuni accorgimenti che possono evitarci continui fallimenti. Semplici “regole” che però acquistano un senso solo se si affronta, prima, un altro aspetto della questione…
Dobbiamo entrare nel “mondo PSI”: nella psicologia della motivazione, tanto per iniziare. Read more