SOSTEGNO, ACCOGLIENZA, VICINANZA
Sono queste le parole chiave, da tenere a mente, quando si desidera aiutare una persona cara.
A volte mi viene chiesto cosa si può fare per aiutare un familiare o un amico in difficoltà, che non si rende ancora conto di aver bisogno di un aiuto professionale.
Ciò che rispondo è che non si può convincere a chiedere aiuto chi ancora non lo sente da sé. E non si può nemmeno sostituirsi ad un professionista della salute.
Ciò che si può fare, invece, è stare vicini, far sentire la persona accolta, non giudicata, e offrire il proprio sostegno, se richiesto, in quello che si può e si sa fare, senza sacrificare il proprio benessere.
Si crea così un clima di accoglienza e di fiducia che può facilitare la presa di coscienza della persona sofferente e aprire alla possibilità della richiesta di aiuto.
Può essere frustrante, me ne rendo conto, ma l’insistenza e la sostituzione possono essere più dannose del non fare niente e attendere, anche se siamo motivati dalle più buone intenzioni.
E nel frattempo, se temete per l’incolumità della persona cara, rivolgetevi al medico curante o direttamente ad un professionista del settore, per farvi sostenere e consigliare.
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